Un'anteprima

La maggior parte delle volte un nuovo gioiello nasce semplicemente dall'osservazione di quello che ho a disposizione, o dal ragionare su nuove abilità tecniche o strumenti.

Le perle sono le mie gemme preferite e negli anni ne ho accidentata qualcuna, per errore o casualità, perché con esattezza non si sa mai come siano composte internamente, se ci sono sacche d'aria, se il nucleo possa cominciare a muoversi...

Qualche mese fa, riguardando quella bustina di perle, ho pensato questo:

Un filo d'oro con una perla come fosse una gemma sfaccettata.

Potrebbe sembrare qualcosa di estremamente semplice, ma temo sia una delle cose più difficili e rischiose che ho mai azzardato. In verità ce n'è una, di idea eseguita, che è ancora più ardita, ma non potrò presentarvela finché non avrò assicurato una cosa. A tempo debito ve ne parlerò.

Intanto...

La difficoltà di questi nuovi anelli risiede nello scolpire la perla di modo che sembri essere spontaneamente abbracciata dall'oro.

Quando si incastona una gemma sfaccettata si guarda al suo profilo e ritaglia l'oro per farne il negativo perfetto. In questo caso è il contrario e non c'è margine di errore, perché alla perla quello che si toglie non si può più aggiungere.

In caso di incastro perfetto, poi, occorre anche eseguire l'escamotage per tenere tutto assieme senza l'uso della colla. Le perle, in generale, vengono sempre incollate ai gioielli, ma questo approccio non sono mai riuscita a farlo mio.

La regolarità delle perle tonde rispecchia la struttura del loro interno, garanzia di uno strato di madreperla totalmente omogeneo e senza sorprese. Sarebbero le candidate ideali per questi design, eppure...non sembra anche a voi che il senso di questa nuova idea possa dispiegarsi al massimo solo con l'aiuto di perle visibilmente uniche e insostituibili?

Sì, ci vogliono le perle barocche!

Ci vogliono proprio le perle più imprevedibili, quelle che potrebbero avere proprio delle sacche di vuoto o di materiale organico morbido!

Ah, che guaio! Il rischio di arrivare quasi fino alla fine, ma di dover rifondere tutto l'oro e rendere inutilizzabile la perla è altissimo.

Allora, tra quelle di acqua salata da coltura responsabile o sostenibile, le perle da cercare sono quelle keshi. Possono avere l'aspetto delle barocche, ma mancano di nucleo.

Per ora ho definito la versione più piccina, ma mi occorrono altre perle per replicare l'anello e delle keshi più grandi - più rare - per tentare versioni di diverse proporzioni. Per questo devo portare i miei occhi a Copenaghen da Kira.

Si chiameranno anelli "con gentilezza" e spero vi piaceranno come piacciono a me.

×