A VICENZAORO PER ORO FAIRTRADE

A VICENZAORO PER ORO FAIRTRADE

In occasione dell'edizione settembre 2021 di Vicenzaoro, sono salita sul palco della fiera per parlare dell'oro certificato Fairtrade assieme a Heidi Corilloclla (field officer Fairtrade per le miniere del Perù) e a Tessa Gelisio. Che momento importante! Potrebbe sembrare un semplice talk come un altro durante un qualsiasi grande evento di settore, ma c’è tutta la differenza del mondo. Non esagero se dico che abbiamo fatto qualcosa di grandioso e senza precedenti.
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Oro Fairtrade non è solamente tracciabile da monte a valle, ma è stata la prima concreta presa d’atto e - soprattutto! - di azione nei confronti del 90% dell’intera forza lavoro del settore: i minatori artigianali.
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Questo anno cade il decennale dell’esordio di Oro Fairtrade nel mondo, mentre sono passati cinque anni da quando, nel 2016, mi sono intestardita e ho deciso che, se l’oro volevo lavorare, certificato Fairtrade doveva essere. E allora ho finito, neanche forse rendendomi conto del fatto, per introdurlo in Italia.
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Non è stato semplice, perché se sei un outsider, minuscola come una formica e senza risorse economiche, poco importa quello che dici: la voce è bassa.
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Ho fatto una certa fatica per non commuovermi fragorosamente sul palco, perché poter parlare di Oro Fairtrade in questa sede ha significato, tra le tantissime, innanzitutto due cose: che i sacrifici di questi anni folli hanno avuto senso e che il tempo di una sensibilità diversa è arrivato, perciò altre aziende potrebbero decidere di seguire questa strada.
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Io volevo solo utilizzare materiale prezioso che fosse bello di una bellezza completa, questo neanche lo sognavo!
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Grazie Fairtrade Italia per essere dei grandi compagni di avventura, alla fiera per averci accolte e a tutti voi (sapete chi siete). 

Mara

 

 

 

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